Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Il romanzo della bambola

222059
Contessa Lara 25 occorrenze
  • 1896
  • Ulrico Hoepli editore libraio
  • Milano
  • paraletteratura - romanzi
  • UNICT
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Il romanzo della bambola

CONTESSA LARA IL ROMANZO DELLA BAMBOLA ILLUSTRATO CON 16 DISEGNI DI GIUSEPPE PIERANTONI TERZA EDIZIONE

Il romanzo della bambola

vedevano accatastate le mele vermiglie, le uve color dell'ambra, i finocchi con le lunghe barbe verdeggianti, gli ananassi che mandavano una fragranza

Pagina 1

Il romanzo della bambola

di bene? Un po' vanitosa era stata, non c'è che dire: si ricordava ancora della superbia con cui guardava le sue compagne della vetrina, a Milano; si

Pagina 100

Il romanzo della bambola

cartone argentato che corazzava Orlando.) L'uomo, con un sorriso stupido, sollevò il burattino insieme alla bambola, per mostrarli alla donna. - Gente

Pagina 106

Il romanzo della bambola

- La pace? È dunque la pace più desiderabile di tante belle cose, perfino del pane? - si chiedeva con un sospiro represso la Giulia. Era una faccenda

Pagina 109

Il romanzo della bambola

a quella esistenza tutta quiete, quasi fossero costì nati anche loro. Pianino, con ogni riguardo, Nannina aveva tolto tutta la polvere appiccicata

Pagina 114

Il romanzo della bambola

sorella, o la riprendeva perchè avea sbagliato; ma con buon garbo; tanto che fra loro non c'era mai una questione. Se alzavan la voce, era per cantare; e

Pagina 117

Il romanzo della bambola

, pregandola d'aprirle subito la finestra per poter vedere lì accanto la sua bambola; e prima di vestirsi per sè volle vestir la Giulia con l'elegante

Pagina 13

Il romanzo della bambola

quello che vuole! - fece, come al solito, il signor Giovanni - purchè guarisca. Così la bambina inghiotti, con gran disgusto, la bevanda oleosa. La

Pagina 21

Il romanzo della bambola

sentir parlare, come se avesse voluto rispondere, e raspava nervosamente con le zampe sottili, sbruffando. Il giorno che il Moro - era questo il nome del

Pagina 29

Il romanzo della bambola

venuta lì a cercarla per portarla con sè, come prima. Ma no; la Marietta passava senza nè anche voltarsi, spesso canticchiando; e quando la porta

Pagina 35

Il romanzo della bambola

- Allora, con questo velluto me ne faccio la guarnizione d'un mantello per me - finì col dire la Cerchi. Quasi di tutto era così: osservava la roba

Pagina 41

Il romanzo della bambola

Giunta che fu a casa, Camilla s'affrettò a chiudersi nella sua cameretta con la Giulia. Era una stanza delle più modeste, mobiliata d'un lettino a

Pagina 45

Il romanzo della bambola

antica bambagia, Io guardava e gli faceva batter l'ore, come si fa con gli orioli a ripetizione. In pari tempo, sur un teatrino meccanico si eseguiva

Pagina 5

Il romanzo della bambola

- diss'ella - e non è certo colpa mia se non siamo più i signori d'una volta... Temendo d'averla offesa, la direttrice la interruppe con voce più mite

Pagina 59

Il romanzo della bambola

- Ah, vorrei una figlia che somigliasse a Camilla! - esclamò un giorno la signora de' Rivani, discorrendo con la sorella presso il capezzale della

Pagina 67

Il romanzo della bambola

sempre aver bisogno. - O allora, che cosa? - chiese lo sconosciuto con voce nasale e accento strascicato. - Il cassettone, la tavola, magari le sedie

Pagina 75

Il romanzo della bambola

- O perchè l'hai comprata? - chiese Attilio al padre, ridacchiando. - Per la Rachele. - Rachele! O Rachele! - vociò allora il ragazzo con quanto

Pagina 79

Il romanzo della bambola

le era rimasto un gran desiderio d'affetto: ma un affetto che non poteva aver che fare con la Rachele. - Fortuna che non dovrò mai dire t'amo a

Pagina 81

Il romanzo della bambola

' piedi. Ella si smosse all'urto, e guardò: un fagotto di legno, di carta inargentata e dorata, con uno spadone in mano, giaceva disteso per terra. Le

Pagina 91

Il romanzo della bambola

corazza e di gambali, aveva l'elmo levato, onde veniva fuori un volto acceso con due gran baffi; in una mano teneva uno spadone e nell'altra lo scudo

Pagina 92

Il romanzo della bambola

- Ahimè! mi ci mancava questa, adesso, di capitar con un matto! - pensò la Giulia malinconicamente. Ma l'altro, non udendo risposta: - Insomma - urlò

Pagina 92

Il romanzo della bambola

- Ho capito, via! con te bisogna spiegarsi chiaro; si vede che non hai viaggiato. Ah, bella cosa il viaggiare! Eravamo, figùrati, una compagnia di

Pagina 93

Il romanzo della bambola

più a farci parlare con quella sua bella voce di basso profondo: quest'altro, il nuovo padrone, aveva una vocetta di ragno che faceva compassione

Pagina 95

Il romanzo della bambola

. La bambola gradì il complimento; e solo per modestia finse di non intendere. Il burattino riprese, con grande tristezza. - Io ti devo far paura, tanto

Pagina 97

Il romanzo della bambola

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Il romanzo della bambola

CONTESSA LARA IL ROMANZO DELLA BAMBOLA ILLUSTRATO CON 16 DISEGNI DI GIUSEPPE PIERANTONI TERZA EDIZIONE

Il romanzo della bambola

vedevano accatastate le mele vermiglie, le uve color dell'ambra, i finocchi con le lunghe barbe verdeggianti, gli ananassi che mandavano una fragranza

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Il romanzo della bambola

di bene? Un po' vanitosa era stata, non c'è che dire: si ricordava ancora della superbia con cui guardava le sue compagne della vetrina, a Milano; si

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Il romanzo della bambola

cartone argentato che corazzava Orlando.) L'uomo, con un sorriso stupido, sollevò il burattino insieme alla bambola, per mostrarli alla donna. - Gente

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Il romanzo della bambola

- La pace? È dunque la pace più desiderabile di tante belle cose, perfino del pane? - si chiedeva con un sospiro represso la Giulia. Era una faccenda

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Il romanzo della bambola

a quella esistenza tutta quiete, quasi fossero costì nati anche loro. Pianino, con ogni riguardo, Nannina aveva tolto tutta la polvere appiccicata

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Il romanzo della bambola

sorella, o la riprendeva perchè avea sbagliato; ma con buon garbo; tanto che fra loro non c'era mai una questione. Se alzavan la voce, era per cantare; e

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Il romanzo della bambola

, pregandola d'aprirle subito la finestra per poter vedere lì accanto la sua bambola; e prima di vestirsi per sè volle vestir la Giulia con l'elegante

Pagina 13

Il romanzo della bambola

quello che vuole! - fece, come al solito, il signor Giovanni - purchè guarisca. Così la bambina inghiotti, con gran disgusto, la bevanda oleosa. La

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sentir parlare, come se avesse voluto rispondere, e raspava nervosamente con le zampe sottili, sbruffando. Il giorno che il Moro - era questo il nome del

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Il romanzo della bambola

venuta lì a cercarla per portarla con sè, come prima. Ma no; la Marietta passava senza nè anche voltarsi, spesso canticchiando; e quando la porta

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Il romanzo della bambola

- Allora, con questo velluto me ne faccio la guarnizione d'un mantello per me - finì col dire la Cerchi. Quasi di tutto era così: osservava la roba

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Il romanzo della bambola

Giunta che fu a casa, Camilla s'affrettò a chiudersi nella sua cameretta con la Giulia. Era una stanza delle più modeste, mobiliata d'un lettino a

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Il romanzo della bambola

antica bambagia, Io guardava e gli faceva batter l'ore, come si fa con gli orioli a ripetizione. In pari tempo, sur un teatrino meccanico si eseguiva

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- diss'ella - e non è certo colpa mia se non siamo più i signori d'una volta... Temendo d'averla offesa, la direttrice la interruppe con voce più mite

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- Ah, vorrei una figlia che somigliasse a Camilla! - esclamò un giorno la signora de' Rivani, discorrendo con la sorella presso il capezzale della

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sempre aver bisogno. - O allora, che cosa? - chiese lo sconosciuto con voce nasale e accento strascicato. - Il cassettone, la tavola, magari le sedie

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Il romanzo della bambola

- O perchè l'hai comprata? - chiese Attilio al padre, ridacchiando. - Per la Rachele. - Rachele! O Rachele! - vociò allora il ragazzo con quanto

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Il romanzo della bambola

le era rimasto un gran desiderio d'affetto: ma un affetto che non poteva aver che fare con la Rachele. - Fortuna che non dovrò mai dire t'amo a

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Il romanzo della bambola

' piedi. Ella si smosse all'urto, e guardò: un fagotto di legno, di carta inargentata e dorata, con uno spadone in mano, giaceva disteso per terra. Le

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Il romanzo della bambola

corazza e di gambali, aveva l'elmo levato, onde veniva fuori un volto acceso con due gran baffi; in una mano teneva uno spadone e nell'altra lo scudo

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Il romanzo della bambola

- Ahimè! mi ci mancava questa, adesso, di capitar con un matto! - pensò la Giulia malinconicamente. Ma l'altro, non udendo risposta: - Insomma - urlò

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Il romanzo della bambola

- Ho capito, via! con te bisogna spiegarsi chiaro; si vede che non hai viaggiato. Ah, bella cosa il viaggiare! Eravamo, figùrati, una compagnia di

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Il romanzo della bambola

più a farci parlare con quella sua bella voce di basso profondo: quest'altro, il nuovo padrone, aveva una vocetta di ragno che faceva compassione

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. La bambola gradì il complimento; e solo per modestia finse di non intendere. Il burattino riprese, con grande tristezza. - Io ti devo far paura, tanto

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